Chi approda per la prima volta in Corsica rimane sicuramente impressionato dall’imponenza delle montagne che si stagliano sulla sfondo. La dorsale divide in due l’isola, la parte Est e la parte Ovest sono separate da irti massicci montuosi che raggiungono l’altezza di 2500 metri, un paesaggio aspro e affascinante che ostacola non poco le vie di comunicazione.
Realizzare una ferrovia in tale contesto orografico ha richiesto sicuramente grossi sforzi e, in effetti, il tracciato consta di sole due direttrici: Bastia-Calvi e Bastia-Ajaccio con un’unica interconnessione a Ponte Leccia. Quando ci si reca da Bastia verso la costa Nord Occidentale la ferrovia è visibile dalla strada in numerosi punti. Viadotti, ponti in ferro e in muratura, rilevati e trincee scavate nella roccia offrono scenari che spesso si possono vedere su plastici in scala.
Dopo aver attraversato l’entroterra servendo piccolissimi borghi, la ferrovia discende verso il mare e arriva al primo centro abitato, l’Ile Rousse, dove una minuscola stazione funge da interscambio per i treni regionali e termini per i locali.
Da l’Ile Rousse a Bastia la ferrovia prosegue, spesso costeggiando il mare, spesso con sedime scavato su costoni rocciosi a strapiombo sulle scogliere. I treni locali servono numerosi piccoli centri balneari, compreso il campeggio presso il quale siamo alloggiati. Qui abbiamo potuto notare alcuni interessanti particolari dell’armamento.
Come si nota lo scartamento metrico ha ancora traversine in legno, decisamente usurate, con caviglie imbullonate. Le rotaie non sono saldate. Con tali caratteristiche la velocità di esercizio è decisamente limitata, ma sufficiente a garantire un servizio locale con cadenze orarie in entrambe le direzioni.
Un viaggio sul “trenino” è con certezza una esperienza da fare, sia per la qualità dei paesaggi che per la ferrovia nel suo complesso, a metà tra modernità e storia dei trasporti.
Il parco rotabile è stato rinnovato solo da una decina di anni, dopo l’acquisizione dell’esercizio da parte di SNCF; prima si viaggiava con questi mezzi!!
Suggestive e amene, brutte ma belle, le automotrici Renault hanno svolto il loro lento e onesto servizio per quasi 40 anni. Alcuni macchinisti hanno iniziato e concluso la loro carriera su questi rumorosi mezzi, spesso perdendo l’udito dall’orecchio prossimo al vano motore, posto a fianco del lato guida. Sprovviste di aria condizionata in estate viaggiavano con gli tutti gli sportelli aperti, traballando sui binari a strapiombo sul mare, una esperienza che abbiamo vissuto con un misto di paura e adrenalina.
Anche se i mezzi sono ora più moderni un viaggio da Bastia a Calvi rimane una esperienza da vivere per tutti, non solo per gli amanti dei trasporti su rotaia.
Bellissimo, da approfondire. Grazie della segnalazione